scontrini fiscali, tattiche diversive e gli altri?
Contento dell'attività della Guardia di finanza ed anche un po' amareggiato da un'evasione così alta e generalizzata mi ci è voluto qualche tempo a realizzare che: la notizia cade come il cacio sui maccheroni per distogliere da altri problemi e rafforzare il profilo etico dell'attuale governo (io non sono schierato lo hanno fatto anche gli altri ché sono tutti uguali); gli stessi controlli, peraltro tecnicamente ben fattibili, non sembrano mai avvenire da altri tipi di artigiani come medici, dentisti o altri professionisti. La mia personale esperienza non dovrebbe certo avere valore statistico ma se negli ultimi cinque anni ho dovuto confrontarmi con almeno 20 professionisti diversi e 19 di essi hanno concluso (o le loro segretarie) il loro lavoro chiedendomi se volevo la fattura o meno probabilmente qualcosa da controllare ci sarà. Ah, per la cronaca la fattura l'ho sempre chiesta e qualche volta mi sono sorbito anche qualche sbuffo.
Una piccola nota, infine, su prezzi calmierati, inflazione e perdita di potere di acquisto. La lente d'ingradimento per queste problematiche si pone di solito su parametri come il costo di fonti energetiche di cui siamo grandi importatori e dipendenti perché si tratta di dati e fenomeni più facilmente riscontrabili e misurabili (anche se questo fornisce spesso alibi per raffiche di rincari ben oltre il sovrapprezzo da bolletta energetica) ma non dimentichiamo che nel paniere di spesa delle famiglie gravano anche in modo sudbolo ed occulto i costi da disservizio. E alcuni di questi costi sono relativi a prestazioni fondamentali e indifferibili nel tempo (quindi a domanda rigida, cioé che si comprano cmq, come il pane, il latte, la pasta) e, guarda caso, sono relativi a prestazioni sanitarie che il Sistema sanitario nazionale non è in grado di fornire del tutto o in tempi ragionevoli e\o in determinate aree del Paese. Se ne parla spesso, con le liste d'attesa o la malasanità, per fare colore, ma dentro questi costi occulti, pesanti ed iniqui soprattutto per i redditi più bassi non si va mai a vedere.
Una piccola nota, infine, su prezzi calmierati, inflazione e perdita di potere di acquisto. La lente d'ingradimento per queste problematiche si pone di solito su parametri come il costo di fonti energetiche di cui siamo grandi importatori e dipendenti perché si tratta di dati e fenomeni più facilmente riscontrabili e misurabili (anche se questo fornisce spesso alibi per raffiche di rincari ben oltre il sovrapprezzo da bolletta energetica) ma non dimentichiamo che nel paniere di spesa delle famiglie gravano anche in modo sudbolo ed occulto i costi da disservizio. E alcuni di questi costi sono relativi a prestazioni fondamentali e indifferibili nel tempo (quindi a domanda rigida, cioé che si comprano cmq, come il pane, il latte, la pasta) e, guarda caso, sono relativi a prestazioni sanitarie che il Sistema sanitario nazionale non è in grado di fornire del tutto o in tempi ragionevoli e\o in determinate aree del Paese. Se ne parla spesso, con le liste d'attesa o la malasanità, per fare colore, ma dentro questi costi occulti, pesanti ed iniqui soprattutto per i redditi più bassi non si va mai a vedere.
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