ancora su telecomme
ci sono fonti e fonti, newsaggregator sw e umani, come paolo che quando ci vai trovi anche visioni diverse, un aiuto, anche quando il proprietario del blog non è ancora riuscito a farsi un'idea convincente sulla vicenda, come me.
però mi viene da pensare o forse sospettare:
- strategie ondivaghe;
- convergenza fisso-mobile ed il suo contrario in poco tempo;
- ma il cellulare è ancora una mucca da fatturato e con una buona ristrutturazione del carrozzone (non c'è ancora riuscito nessuno in tanti anni e tante gestioni) il ripianamento del debito non dovrebbe essere molto lontano;
- eni, enimont e montedison non sono più quelle di prima, alitalia bah, anche lì finiti i tempi d'oro, non sono più merce di scambio, serbatoio elettorale ed egualmente prodighe finanziatrici di governo ed opposizione;
- tutti che temono l'acquisto straniero (fondo patriottico di repubblica) ed ancora nessuna soffiata su manifestazioni d'interesse, mentre con l'energia ci siamo subito fatti il bidet di capitan uncino;
- gli addetti ai lavori che puntano su de benedetti o berlusconi, affossatori di aziende ed economie nazionali ma sempre in pole position;
- ma quante volte telecomme ha cambiato mano senza cambiare ed in periodi politicamente sospetti.
certo che se tim è una fiche per roulette truccata e giocatore compiacente, movimentata da una squadra di croupier, furbetti sì ma dei quartieri alti e bipartisan, poco importa che la puntata ed il gioco siano uno o diversi quanti sono gli scorpori e gli incroci con la fornitura di contenuti, l'editoria e la tv: la merce di scambio, senza investimenti ed imprenditorialità non produce progresso, anzi aumenta le rendite e sottrae progressivamente ricchezza al sistema economico.
però mi viene da pensare o forse sospettare:
- strategie ondivaghe;
- convergenza fisso-mobile ed il suo contrario in poco tempo;
- ma il cellulare è ancora una mucca da fatturato e con una buona ristrutturazione del carrozzone (non c'è ancora riuscito nessuno in tanti anni e tante gestioni) il ripianamento del debito non dovrebbe essere molto lontano;
- eni, enimont e montedison non sono più quelle di prima, alitalia bah, anche lì finiti i tempi d'oro, non sono più merce di scambio, serbatoio elettorale ed egualmente prodighe finanziatrici di governo ed opposizione;
- tutti che temono l'acquisto straniero (fondo patriottico di repubblica) ed ancora nessuna soffiata su manifestazioni d'interesse, mentre con l'energia ci siamo subito fatti il bidet di capitan uncino;
- gli addetti ai lavori che puntano su de benedetti o berlusconi, affossatori di aziende ed economie nazionali ma sempre in pole position;
- ma quante volte telecomme ha cambiato mano senza cambiare ed in periodi politicamente sospetti.
certo che se tim è una fiche per roulette truccata e giocatore compiacente, movimentata da una squadra di croupier, furbetti sì ma dei quartieri alti e bipartisan, poco importa che la puntata ed il gioco siano uno o diversi quanti sono gli scorpori e gli incroci con la fornitura di contenuti, l'editoria e la tv: la merce di scambio, senza investimenti ed imprenditorialità non produce progresso, anzi aumenta le rendite e sottrae progressivamente ricchezza al sistema economico.