that's amore e cameo e altri alimenti per single avete rotto

tutta la pubblicità è basata sul fatto che rimorchi e sulla prontezza ad invitarlo\a a casa propria ..... che dopo si ciula.
ok, mi sta pure bene che l'aspirazione naturale del single sia quella di accoppiarsi, biblicamente e non ma l'aglio, porca eva, cosa c'entra? in tutto questo esce l'ennesima indagine - perché se non c'interroghiamo per sondaggi non sappiamo cosa facciamo - sulla spesa dei soliti, poveri single. che poverini spendono, spandono e buttano. ora tiriamo le somme e cosa ne viene fuori? che tutte le preparazioni di queste marche e di altre meno note usano a piene mani aglio e cipolla per dare sapidità e spero per non nascondere pochezze degli ingredienti base: può anche piacere ad entrambi ma come ciuli dopo con aglio (fiatella) e cipolla (fiatella + flatulenza) a volontà? e i single sprecano o spendono di più perché non hanno porzioni a loro misura o quando le trovano, magari pronte sono più costose. io introduco una terza variabile: non è che comprano questa roba poi si rendono conto che è antitrombica e la buttano? ai posteri l'ardua sentenza.

parlare senza sapere - state of the net

sono talmente sfigato che non ho potuto ancora vedere granché di state of the net, l'iniziativa dell'amico paolo cui mi sarebbe piaciuto poter partecipare ma un commento, da pressoché ignaro ed in puro stile giornalistico (del genere non so di cosa parlo) lo vorrei fare subito: se si guarda a questi eventi un poco da lontano, con gli occhi socchiusi e fuori dai tecnicismi si vede gente che parla, discute, dibatte con rispetto e sincera voglia di conoscere prima e far conoscere dopo. come i quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo di gino paoli (ehi gino siamo nel 2008, non ci sono solo i diritti siae da escutere), insomma sembrano prove generali di democrazia e pacifica convivenza. certo che se abbiamo tutta questa fame di queste cose siamo combinati proprio male.

clinton e obama: basta strumentalizzare il mac

dei due siti web si sono occupate diverse testate giornalistiche, anche autorevoli e con il ricorso a sedicenti esperti. alla fine però nessuno ha parlato di usability ma solo del look più o meno liquido e più o meno simile al mac. allora sono andato a vedere io, il meno esperto del lotto. manco interessato a scegliere, ma solo per principio dalla parte del negro che di solito fanno morire nei film e forse un pochino contro l'altra che non fa sesso orale col marito. e ho visto due siti con una grafica diversa ma con praticamente la stessa navigabilità e sistema di offerta. signori giornalisti non rompete pf le balle a noi di mac e winsozz con storie di colore pretestuose ed alzate le chiappe dalle scrivanie e dai ristorantini che fuori, di cose da raccontare, ce ne sono molte ed interessanti.

e mangia come scrivi

non serve a niente, a parte, potenzialmente ridurre di qualcosa la plastica da stoviglie da smaltire però è così cool ........

sarko e carla bruni sposi

e chissene.

agonia di lusso e un po' di concorrenzialità per la sicurezza di tutti

è quello che mi è venuto da pensare alla notizia della nuova scalata di microsoft a yahoo. loro hanno un modello di business un po' decotto nei sistemi operativi, vuoi per la rincorsa a copiare le innovazioni (tipo quelle di apple) supportandole però su un hw troppo variegato per non dare alla fine prodotti pesanti e difficili da gestire, vuoi perché troppo dipendenti dal successo di office. si tratta però di un'agonia di lusso dove non soffrono ancora veramente e non lo faranno nemmeno nei prossimi anni con la quota di mercato che hanno, però hanno bisogno perlomeno di prolungarla questa agonia, in attesa d'innovazioni sostanziali, con l'acquisto di qualcosa che sia del loro livello e statura .... ed ecco yahoo, il solo papabile. e il bello di questa situazione è che con questo sistema, se tutto va bene, non solo verrà sostenuto, a livello d'investimento azionario, anche il web 2.0 ma si creerà anche un minimo di concorrenzialità nei confronti di google, che sarà anche simpatica ma sta diventando fin troppo egemone sul web.