Tuesday, November 29, 2005
cerco di riprendere questo post di paolo che credo abbia affrontato con fin troppo garbo e finezza una questione cruciale: la relazione fra cultura, informazione e libertà. IMHO il nostro giornalismo, come quello di qualunque altro paese fa il cosiddetto agenda setting (cioé fissa per noi gli argomenti più importanti del giorno, settimana o mese) ma antepone in generale lo schierarsi politicamente all'interesse del lettore a sapere cosa realmente accade. se combiniamo questo ad una restrizione all'accesso alla banda larga determinata dalla mancanza di un equo prezzo di accesso (ad es. tre volte superiore rispetto alla francia) ad internet, all'amore per il sensazionalismo fine a se stesso e ad una scuola che non si è ancora modernizzata la vedo sicuramente male per tutti. specialmente per noi che saremmo chiamati a dare qualcosa ai nostri figli e non avremo né valori condivisi forti né strumenti di analisi rigorosa. intanto tutti, politici, media, no global, corporation ne approfittano per ingropparci e fare i loro interessi e noi ci accontentiamo di godere e vantarci del fatto di non vedere san remo e i reality.
Monday, November 28, 2005
cavallo d'acciaio
sì, ma non quello degli indiani, piuttosto quello dei pantaloni. coi vari reality, bruno vespa, chicco mentana e la lecciso c'è da tirare una superpetroliera, in italia.
Sunday, November 27, 2005
Jazz Diaspora: e ti viene voglia di andartene
ma dove? sentite solo la prima canzone e lasciatemi detto quante volte l'avete risentita.
Wednesday, November 16, 2005
harriet e godzilla
evvai con la tartaruga di 175 anni che avrebbe potuto conoscere (che notizia tirata) darwin e churchill, poi ti domandi perché ha uno sguardo incazzato come godzilla.
Monday, November 14, 2005
Tuesday, November 08, 2005
lo vogliamo capire che la guerra è una cosa zozza e brutta?
alé, sbigottimento, stupore e rammarico per uso di fosforo a Falluja e solito tramestio di testimonianze ed inviati. ma certo, sei a capo di un reparto mandato a fare guerriglia urbana ed assedio e dovresti - secondo i benpensanti - romanticamente mandare i tuoi a morire come nei film della seconda guerra mondiale per prendere un muro sbrecciato ed un pezzo di via alla volta. le alternative sono: assedio ad oltranza per fame, radi tutto al suolo, gasi tutto perché non controlli dove va il gas o provi ad usare qualcosa che hai disponibile e presenta un minimo di selettività tipo raggio di azione per fare andare di mezzo (potenzialmente) meno civili e risparmiare vite dei tuoi. la guerra chirugica è un'altra stupidaggine del marketing, la guerra va evitata e basta e le azioni militari selettive andrebbero fatte sui cosiddetti signori della guerra in ogni dove, partendo da chi li rifornisce di armi e risorse.
Saturday, November 05, 2005
blog propaganda
militari "torinesi" alle prese con loro blog dall'afghanistan. testi rivisti e ricuciti ma nemmeno lasciva propaganda. questi sono da rispettare, cercano un senso, come tutti, al loro lavoro ma svolto in un posto dove ce li hanno infilati altri. sarò scemo ma i militari sono meglio di tanti altri ed a parte pochi cretini - meno delle media di enti ed aziende - quando di parla di guerra non si entusiasmano e non dicono stupidaggini.
emozione inodore
una stanza piccola e lunga, calda e antica nei muri sbucciati e nelle piastrelle opache, in fondo un gruppo color cappuccino: un pianoforte a muro, un ragazzo magro ed occhialuto con un quaderno dell'upim che fa solfeggio con dei bambini. una seconda stanza, la metà, quadrata, una scrivania incolore con partitura in tedesco che dice opera per piano a quattro mani, uno steinway sbucciato ma vitale ed una maestra come tootsie ma non frocia, di garbo innato. e nessun odore, di nessun tipo eppure ti sembra di ricordare qualcosa. bello, molto bello ma, cojone, stai portando tua figlia alla prima lezione di musica e tu non hai mai voluto farla. hai solo la sindrome di blade runner.